Allievo : Buon giorno Maestro
Maestro : Ciao. Che cosa posso fare per te?
Allievo : Vorrei parlare con lei della spada, vorrei cioè dialogare con uno schermitore più anziano di me e quindi con più esperienza, ma non con un docente, in modo da poter rendere possibile una discussione ed un confronto. So che per lei rinunciare al Suo credo ( si ricorda che cosa ci ha sempre detto“ Nella vita ho commesso mille errori che spero non vorrete mai imitare, ma in sala di scherma non ammetto discussioni.
Io comando e voi ubbidite. Non ci sono altre alternative!”), ma per una volta faccia uno sforzo visto che sono il Suo allievo più anziano e che Le sono affezionato come ad un padre.
Maestro: Va bene, cercherò di trattenermi quando contesterai quello che ti dirò ma non esagerare. Per avere una piattaforma di discussione è necessario che tu conosca i concetti fondamentali della scherma per non perdere tempo a chiarire termini quali controtempo, arresto, seconda intenzione ecc, ecc.
Allievo: Come ricorderà ho seguito i suoi corsi per istruttore regionale ed ho anche superato l’esame finale, quindi dovrei essere in grado di essere un buon interlocutore.
Maestro : O.K. Prima di iniziare vorrei che tu avessi ben chiaro quale deve essere la prima e più importante regola alla quale un Maestro deve sempre attenersi e che io ho sempre disatteso :Non affezionarti mai ai tuoi allievi, perché prima o poi ti tradiranno. Non pensare che tutti i tuoi sacrifici, tutte le fatiche, le ore di sonno perse per cercare di trovare una soluzione ai loro problemi, i piccoli e grandi atti di affetto dei quali li hai fatti oggetto, possano essere messi sulla bilancia della gratitudine.
La seconda è che dovrai sempre tenere presente che se sta scritto nel libro del destino, un ragazzo diventerà forte con o senza un bravo Maestro
Tieni inoltre sempre presente che quanto ti esporrò è la mia opinione personale e quindi certamente o sicuramente criticabile da parte degli altri Maestri e non contiene assolutamente niente di nuovo.
Allievo : Quali caratteristiche deve avere un Maestro di spada?
Maestro : Non esiste il Maestro di spada ma solo un Maestro di Scherma che si specializza nella spada.
Io sono stato un mediocre tiratore in tutte e tre le armi, ma avendo iniziato a nove anni, sono sessantadue anni che seguo ciò che accade nella scherma e le innovazioni che hanno caratterizzato il procedere di questo sport dall’avvento del fioretto elettrico in poi.
Allievo : Che idea si è fatta di questo divenire?
Maestro : Mi sono reso conto che sino alla recente modifica dei tempi di segnalazione negli apparecchi elettrici, l’arma che ha sempre determinato le variazioni tecnico tattiche più macroscopiche è stata la sciabola
Il fioretto ha seguito tali innovazioni con un ritardo di circa quattro - cinque anni.
La spada ha tratto indicazioni molto importanti delle quali parleremo in seguito,ma molto più lentamente e parzialmente per gli ostacoli dovuti alla mancanza di convenzione .
Dalla recente modifica dei tempi dell’apparecchio elettrico si è avuto un passaggio inverso, ovvero dalla spada al fioretto e dal fioretto alla sciabola.
Allievo : Mi vuole fare qualche esempio in merito a quanto è successo nel tempo?
Maestro : Sono moltissimi. Te ne indico i primi che mi vengono in mente.
La diversa posizione del pugno dei fiorettisti di Mestre del grande Maestro Di Rosa altro non era che quello della sciabola nella guardia di terza.
Il trovar ferro sull’avanzata dell’avversario attraverso una veloce rotazione della lama caratteristico della scherma dell’attuale C.T. del fioretto maschile Cerioni altro non era che il movimento del braccio nell’esecuzione di un traversone di sciabola e da questo derivante visto che lo stesso schermitore lo applicava esattamente uguale quando tirava in tale arma.
L’attacco iniziato molto lentamente per permettere la parata dell’eventuale uscita in tempo e veloce nella seconda parte.
La stretta in tempo per determinare la flessione della lama ed andare oltre il ferro dell’avversario in parata.
La difesa di misura.
Le finte col corpo anziché con la lama , ecc, ecc.
Allievo : Attualmente?
Maestro : Come ti ho accennato attualmente si ha una osmosi inversa in quanto la ragione di un attacco o di una risposta di fioretto o di sciabola nei confronti del contrattacco o dell’insistenza è vincolata alla doppia accensione delle luci nell’apparecchio. Passato tale tempo si accende solo quella dell’avversario che rispetto al regolamento ha torto.
Allievo : Come succede per la spada?
Maestro : Proprio così.
Allievo : Allora l’immutabilità della scherma non è più accettabile?
Maestro : Tu sai che sono un appassionato di sci, sport che ho praticato anche agonisticamente sia in slalom gigante che in speciale. Ebbene sino all’Olimpiade di Cortina tutti sciavamo fra i pali nella stessa maniera ovvero con la rotazione delle spalle nel senso della curva; poi è arrivato un certo Tony Sailer che con il suo “controspalla” ha vinto tutto quello che cera da vincere e tutti si sono adeguati.
Successivamente le cose sono ancora cambiate con Killy, con Toeni ed il suo “passo spinta” e così via sino all’antiestetico ma evidentemente redditizio sciare con le gambe larghe, codificando una regola incontestabile e universale nello sport “ CHI VINCE HA SEMPRE RAGIONE E NON ESISTONO TECNICHE IMMUTABILI”
Allievo : Si spieghi meglio
Maestro : Voglio dire che dobbiamo essere molto umili e saper recepire le innovazioni portate da altri, salvo poi effettuare ulteriori modifiche dettate dalla nostra visione del problema.
Per la sciabola ed il fioretto i Maestri Italiani hanno saputo sfruttare in maniera geniale le difficoltà dell’arbitro nell’applicare alla lettera il regolamento all’assalto. Nella spada è oggettivamente più difficile se non impossibile sfruttare tali discrepanze perché l’arbitro non deve ricostruire l’azione.
All’arbitro di spada non importa assolutamente nulla se una parata è stata eseguita
con vantaggio dei gradi o chi ha iniziato l’attacco, o se il bersaglio è stato minacciato con continuità, perché l’apparecchio gli risolve tutti questi problemi.
Si assiste così ad un fatto curioso, l’ inasprimento delle sanzioni nei confronti di aspetti posizionali o temporali spesso non considerati nelle altre due armi quali il piede fuori o dentro la pedana, l’immediatezza della risposta, il corpo a corpo ecc.
Ma ritorniamo all’argomento principale del nostro colloquio ovvero alla possibilità di concepire teoricamente ed attuare praticamente una spada diversa, che è secondo me l’unica possibilità che abbiamo di ritornare grandi in tale arma. In altri termini ripristinare una scuola italiana.
Allievo : E’ mai esistita una scuola italiana di spada?
Maestro . Certamente! Anzi secondo me ne esistevano più di una : Le tre milanesi dei Maestri Mangiarotti, Canizzo, Volpini e la vercellese, tutte diverse fra loro. Quando nascevano dei talenti al di fuori di tali scuole la cosa non dico che facesse scalpore, ma stupore certamente (vedi i casi di Toran, di Carnevali, ed altri).
Allievo : Che cosa ha determinato la scomparsa di tali scuole?
Maestro : I Maestri stranieri, provenienti da nazioni vincenti e come tali portatori di innovazioni, a volte vere ed efficaci a volte prive di utilità.
Allievo : Forza maestro, almeno per una volta metta da parte ogni riserbo e spieghi la sua idea su possibili variazioni tecniche, accorgimenti tattici o qualsiasi altra soluzione che la sua esperienza ha intravisto, dei quali parla così spesso e volentieri in palestra e cosi di mala voglia in presenza di altri tecnici.
Maestro : Vedo che mi conosci molto bene e sai come temo di essere scambiato per un presuntuoso.
Per capire il senso del mio discorso bisogna partire da una pregiudiziale fondamentale : non è necessario scoprire nulla di nuovo ma osservare con attenzione e da un diverso punto di vista. Probabilmente è quello che hanno fatto i maestri stranieri. Nel giudicare i risultati della spada cerchiamo tuttavia di non dimenticare mai che rispetto alla sciabola ed al fioretto le nazioni forti di spada sono almeno il triplo e a queste devono essere aggiunti i talenti individuali di altre non ai vertici.
Allievo : Facciamo così maestro, se me li ricordo tutti, perché me lo lasci dire sono tanti, le elenco i consigli che ci costringe a sentire salvo poi sbottare “E’ inutile che vi spieghi, intanto credete che io sia un po’ rinc………e quello che dico vi entra da un orecchio e vi esce dall’altro; ragione per cui andate tutti a quel paese !!!!!!” Non è così?
Penso che la sua idea possa essere sintetizzata dalla frasi che ci urla quando ci osserva tirare .
1) “ Ma è possibile che nella sciabola e nel fioretto dove un attacco viene eseguito con due, a volte tre passi avanti e affondo riescono a difendersi con la misura e nella spada dove si attacca con il solo affondo al massimo con il passo avanti o in fleche non riuscite mai ad annullare l’attacco con la misura?
Maestro : Vedi velocità di gambe indispensabile.
Allievo 2) “Per essere sicuri di vincere tutte le gare a cui parteciperete dovreste essere dotati di una botta dritta così veloce da rendere inutile ogni altra contraria: Poiché questo non è possibile, e nella scherma esiste sempre la contraria (per fortuna), dovrete pensare meglio dell’avversario! Sto andando bene?
Maestro : Si ma cerca di non sorridere mentre mi imiti se no ti caccio dalla sala.
Allievo : O.K. posso continuare?
Maestro : Si
Allievo : 3) “Ricordatevi che l’avversario non è più pericoloso o lo è in maniera molto minore per una drastica diminuzione delle sue possibilità di celare un tranello solo quando è in affondo al termine di un attacco portato di prima intenzione. E’ in quel momento che dovete applicare la vostra contraria che non è la parata o l’arresto visto che l’avversario ha terminato la sua fase offensiva, ma è la battuta, il filo o la botta dritta.
Maestro : Bene
Allievo : 4) “ L’avversario ti arresta quando è convinto o lo convinci che stai attaccando, quindi il tuo movimento di chiamata deve assomigliare il più possibile a tale azione. 5)Il ginocchio e la coscia sono bersagli avanzati come il piede ma di dimensioni maggiori.
6) “Ricordatevi che oggi, nella spada moderna è più difficile attaccare che difendersi
Maestro : Mi sembra evidente. Sempre con la mente rivolta a quella famosa botta dritta imparabile che risolverebbe ogni problema per l’attaccante, è chi attacca che deve trovare la misura ottimale, il momento più opportuno, l’azione giusta e quindi deve studiare le reazioni dell’avversario, la posizione migliore sulla pedana, il bersaglio più scoperto.
Chi si difende deve concentrarsi sull’attacco dell’avversario applicando esattamente il contrario di quello che gli trasmette durante le sue provocazioni preparatorie, ovvero arrestare in avanti se finge la parata arretrando, parare seconda se finge in terza , arrestare indietro se finge un contrattacco in avanti e così via. Non voglio dire che la difesa è facile ma a parità di tecnica è meno rischiosa.
Allievo : E’ la Sua teoria dei due gemelli eguali non solo fisicamente ma anche tecnicamente?
Maestro : Certamente altrimenti la discussione non ha significato. Se tiro io con Milanoli o Rota, l’unica contraria possibile è una pistola o mascherarmi da arbitro!!!!
Allievo : Non male la battuta. Continuo: 7) “Non potete eseguire lo stesso arresto sia quando incalzate l’avversario che quando siete incalzati!
Maestro : Non esiste una regola matematica ma indicativa certamente. Secondo me e sottolineo secondo me, l’arresto in avanti deve essere effettuato dallo schermitore che viene incalzato e che in un primo tempo scioglie misura magari chiudendo il bersaglio con una parata senza risposta.
Allievo : Ho capito, chi incalza se vuole colpirmi deve eseguire un attacco con passo avanti e affondo e con una cavazione vista la mia chiusura della linea diretta con la quarta, e sul passo avanti arresto in avanti.
Maestro : Guarda che arrestare significa diretto ma anche in cavazione o in circolata, in ceduta se cercano il mio ferro.
Allievo : Sulle Sue ultime frasi che ci urla durante i nostri assalti…….
Maestro : E che voi immancabilmente non sentite o fate finta di non sentire e che quindi devo ripetere.
Allievo : Non si può essere sempre seri e tesi come Lei ci vorrebbe. La scherma è anche divertimento, e poi le nostre ragazze sono molto carine e se anche perdiamo qualche minuto a parlare con loro………
Maestro : Lasciamo perdere, anche con le ragazze ho i miei dubbi che siate così in gamba.
Allievo : Questo mi dispiace per Lei ma è un argomento dove ormai …….dicevo sulle ultime non dovrebbero esserci dubbi:
8) “Non esiste una parata migliore delle altre ma una parata più idonea o redditizia in quella occasione.
9) Contro gli spadisti che usano la francese è molto pericoloso la presa di ferro; molto più redditizia la battuta.
10) “Nella scherma non esistono le categorie di peso o di altezza quindi vi dovete abituare a misure e azioni diverse a seconda dell’avversario, ricordandovi sempre che la furbizia è una caratteristica degli spadisti normodotati.
Allievo : Quindi i piccoli sono più furbi e Lei essendo ………
Maestro : Di altezza non eccessiva………..
Allievo : Appunto, quindi furbo.
Maestro : Appunto
Allievo : Vedo che è stanco e quindi mi fermerei, tuttavia quando ne avrà nuovamente voglia vorrei che mi rispondesse su due quesiti che secondo me sono molto importanti e cioè sulle differenze, su i pregi e difetti fra la spada francese e quella anatomica ,e sulla necessità o meno del fioretto come arma propedeutica alla spada.
Grazie Maestro e stia tranquillo, a volte le potremo sembrare distratti o sordi alle Sue grida, ma le posso assicurare che le vogliamo tutti molto bene e lei lo sa perfettamente ma vuole sentirselo dire.