Nessun tecnico nega oggi l’importanza dell’aspetto psicologico in una prestazione sportiva.
Un Maestro preparato potrà aiutare in modo concreto i propri allievi a migliorare la concentrazione, l’autocontrollo, la gestione delle emozioni, la capacità volitiva, il coraggio, la perseveranza.
Più spesso di quanto si creda i risultati negativi individuali sono da attribuirsi a cause di natura psicologica, ovvero ad una insufficiente Capacità di Azione, intesa come la capacità di un atleta di reagire in modo adatto alle esigenze imposte dalla gara.
Dalla Capacità di Azione dipendono il controllo di uno stato di eccitazione troppo elevato come avviene in un assalto ad eliminazione diretta; la possibilità di eliminare i pensieri molesti quali la brutta figura, l’inutilità di tutti i sacrifici fatti, la compromissione di un anno di allenamenti; la protezione dalle influenze esterne quali il tifo contrario,assalti importanti nelle vicinanze, indicazioni e consigli del Maestro avversario.
Il Maestro più preparato nulla potrà ottenere senza la fiducia e la piena collaborazione dell’atleta interessato.
Affinché un atleta si esprima al massimo delle sue possibilità si devono verificare due condizioni.
Sapersi concentrare sulla situazione agonistica e contemporaneamente mantenere il proprio livello ottimale di attivazione fisiologico/muscolare.
Queste due capacità si influenzano reciprocamente e pertanto devono essere attivate contemporaneamente.
La concentrazione ovvero la focalizzazione della propria attenzione su qualcosa, viene sollecitata anche nella vita quotidiana in presenza di eventi non usuali.
Quando dobbiamo attraversare una strada trafficata in assenza di semaforo, non attiviamo la stessa concentrazione con la quale ci versiamo un bicchiere di vino.
Esiste una concentrazione verso ciò che ci circonda ( avversario) ed una verso il nostro io.
In generale l’attenzione di uno spadista è concentrata su i movimenti dell’avversario, specialmente se questo è di levatura tecnica superiore, perché teme di non essere in grado di applicare la giusta contraria ad un suo attacco o ad una sua seconda intenzione.
Ecco perché uno spadista di medio livello è, di solito, più concentrato rispetto a quello dotato di tecnica superiore.
Non supportato da una superiorità motoria/muscolare/tecnica/fisica, deve necessariamente prestare la massima attenzione per individuare una tattica atta a diminuire il divario, basata essenzialmente sulla anticipazione.
Una tattica attendista o chiaramente difensivista, può agevolare il suo compito.
L’avversario, ingannato dall’assenza di un pericolo evidente, inizia a trasferire
la propria concentrazione verso se stesso ovvero alla possibilità di reperire nel proprio bagaglio una azione di attacco atta a superare l’altrui difesa.
Questa fase di deconcentrazione o di diminuzione della concentrazione esterna , è il momento più opportuno per sviluppare il proprio attacco con possibilità di successo superiori.
Uno stato psichico ottimale è presupposto per una prestazione di gara conforme alle aspettative e al grado di preparazione raggiunto.
Il compito di un Maestro all’altezza delle richieste dei suoi allievi e quello di trasmettere , parallelamente alla tecnica e alla tattica, la capacità psicologica atta a favorire le motivazioni verso la prestazione.
Gli aspetti che un Maestro deve incrementare sono nell’allievo sono:
L’autostima intesa come fiducia nelle proprie capacità.
La forza di volontà generale per perseverare nel perseguimento degli obbiettivi a lungo termine.
La forza di volontà situazionale per ottenere una prestazione massimale nei momenti in cui tale prestazione viene richiesta.
La coincidenza fra quanto richiesto dall’allievo ( migliorare l’attacco o la difesa o il contrattacco) e le proprie iniziative tattiche.
La convinzione che nelle varie fasi di un assalto si ha un solo momento opportuno per toccare l’avversario, e quindi la necessità di cogliere e sfruttare l’occasione.